Guido Fiorato
È nato a Genova, dove attualmente lavora. Vive ad Uscio.
Da giovanissimo inizia il lavoro di scenografo e costumista. Nel 1986 cura le scene e i costumi di Le serve di Genet, regia di Andrea Nicolini per il Piccolo Teatro di Savona. Collabora con Renzo Trotta per le scene e i costumi di numerosi spettacoli, tra i quali Natalia di Danilo Maccrì. Nel 1989 inizia la sua collaborazione agli allestimenti dei Teatro della Tosse, curando le scene e i costumi di Il frigorifero di Copi, regia di Nicolas Brandon. Collabora in veste di assistente scenografo con Hayden Griffin, Emanuele Luzzati, Carlo Diappi e Guy Claude François nelle produzioni dei Teatro di Genova.
A partire dal 1990 lavora come scenografo e costumista per il Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, prendendo parte a molte produzioni teatrali di prosa e di lirica, tra l'altro disegna i costumi di Maria Stuarda di Schiller, di La dodicesima notte di Shakespeare, dei rnusical Guys & Dolls e le scene e i costumi di La brocca rotta di Kleist e di Katzelmacher di Fassbinder. Tornato in Italia, riprende la sua collaborazione con il Teatro dell'Archivolto per cui nel 1989 aveva già curato le scene di Angeli e soli da Italo Calvino, firmando le scene di Il bar sotto il mare, Amlieto e Pinocchia di Stefano Benni, I coccodrilli di Giorgio Gallione; le scene e i costumi per L’occhio del lupo e Monsieur Malaussène di Daniel Pennac, Cuori pazzi di Altan e La buona novella di Fabrizio de André, tutti spettacoli diretti da Giorgio Gallione. Collabora ancora con il Teatro della Tosse dove realizza le scene e i costumi per L'opera completa di William Shakespeare e l'Omaggio a Copi.
Lavora anche con alcuni enti lirici dove cura le scene e i costumi per Lo schiaccianoci di Cajkovskij, La Cenerentola di Rossini, il Dinorah di Meyerbeer. Nella presente stagione del Teatro di Genova ha disegnato i costumi per Dopo la prova di Ingmar Bergman, regia di Gabriele Lavia e le scene e i costumi per Totmacher, regia di Marco Sciaccaluga.