Il percorso si sviluppa interamente sul versante
meridionale del comune, pertanto rientra nel bacino
idrografico del torrente Recco. Si esaminano le
strutture edilizie della frazione di Calcinara e del
comune di Uscio, nonché le emergenze storiche delle
due località. Per raggiungere i due paesi si
attraversano i campi posti a sud dell'abitato, dove
sono presenti uliveti, scarsi vigneti e colture
annuali, il tutto utilizzato per l'autoconsumo.
1.
Frazione di Calcinara
1. La frazione di Calcinara,
posta a nord del comune, poggia sullo spartiacque che
divide la valle di Recco e la Val Fontanabuona;
presenta una popolazione di circa 400 abitanti.
L'abitato sparso fra campi e boschi va via via
addensandosi con l'avvicinamento alla chiesa
parrocchiale costruita nei primi anni del 1700. Si
può notare la prevalenza di case costruite con tetti
in ardesia, ciò a testimoniare l'importanza che aveva
nel passato la produzione di tale materiale anche
nelle cave poste a ovest della frazione. Attualmente
un regolamento comunale impone l'utilizzo di tale
materiale da costruzione per l'edificazione dei tetti.
2. Scorcio di Calcinara
2. In primo piano, sulla
destra è visibile ciò che rimane dell'antica torre
eretta nel XIII secolo a difesa del paese. Le case di
questo quartiere costruite in prevalenza nel XVIII -
XIX secolo e ristrutturate in seguito presentano
solamente scarse situazioni in cui domina la pietra a
vista, come invece sarebbe auspicabile. Alle spalle
della "torre" si può notare una casa
"fasciata "da abbadini, questo tecnica di
costruzione tipica delle valli liguri era utilizzata
per impermeabilizzare le costruzioni.
3. A valle dell'
abitato di Calcinara sono presenti uliveti, in certi
casi molto fitti, in altri meno e pertanto intercalati
a colture annuali. Gli uliveti cedono il posto al
bosco misto ad altitudini comprese fra i 400 e i 450
m. slm. Immediatamente nei dintorni del paese sono
presenti campi utilizzati per colture annuali, scarsi
sono i vigneti che nel passato avevano una grande
importanza per l'economia del paese. Gli uliveti
costituiti in prevalenza da "Pignole" danno
una produzione abbastanza elevata ma in prevalenza
utilizzata per l'autoconsumo (vedi Introduzione
Economica).
3. Uliveti ai piedi di Calcinara
5.
Uliveti in località Ghiardi
4. Procedendo verso il
centro del comune si nota sempre una prevalenza di
uliveti che lasciano il posto,in vicinanza delle aste
fluviali, a specie infestanti. Spesso troviamo
terrazzamenti con muretti in pietra su cui allignano
ulivi e colture annuali. I ricoveri per gli attrezzi e
gli animali in queste zone presentano strutture
diverse rispetto a quelli posti sul versante a bacio;
di solito le dimensioni sono qui minori e si
presentano spesso con elementi giustapposti: stalla e
fienile sovrapposti in un edificio e ricovero per
attrezzi e camere posti nell' edificio contiguo.
5. Ai
piedi della località Ghiardi si trovano sempre
uliveti, spesso troviamo recinzioni costituite da
griglie di altezza variabile tra 80 cm. e 1 m., poste
per protezione contro i cinghiali introdotti,
probabilmente senza considerare il possibile impatto
(largamente negativo) sull'agricoltura locale, a
partire dai primi anni '80. Ciò ha costituito un
nuovo giro di vite all'abbandono agricolo iniziato
negli anni '60. 6. Nella fotografia si notano fitti
uliveti con presenza di recinzioni, sullo sfondo si
intravede un ricovero per gli attrezzi a due piani,
una volta probabilmente utilizzato al piano inferiore
come stalla semipermanente e al piano superiore come
fienile e ricovero per attrezzi. Attualmente solo per
quest'ultima funzione. Nelle vicinanze dell'edificio
si notano colture annuali intercalate agli uliveti
(nel caso specifico patate).
6. Fitti uliveti in
località Ghiardi
7. In località Cià si notano varie
case addossate alla strada comunale che congiunge la
località con il centro del paese. Nei dintorni
colture annuali per il consumo locale. Allontanandosi
dall'abitato si trovano uliveti intercalati a colture
annuali e successivamente soltanto uliveti.
8. Uscio
centro. Piazza della resistenza e chiese. ( vedi
appendice 4:L'estensione della Pieve antica)
8. Nella
fotografia si possono notare le due chiese: a destra
l'antica Pieve, a sinistra la nuova costruita nel
1895. La strada statale in corrispondenza del centro
del paese taglia l'abitato, è in questa zona che si
hanno le costruzioni più addossate e pertanto la
densità abitativa raggiunge i suoi valori massimi.
9.
Procedendo verso l'esterno del paese, ossia
dirigendoci da piazza della Resistenza verso il passo
della Spinarola si nota facilmente come la densità
insediativa tende a diminuire. In località Altare si
notano abitazioni di uno o due piani addossate alla
strada nonché case sparse nei campi, peraltro più
gradevoli dal punto di vista abitativo e paesistico
rispetto a quelle di tre o più piani che si
incontrano nel centro del paese. Allontanandoci pochi
metri dall'abitato notiamo che la presenza di orti è
qui molto forte, si nota una prevalenza di colture
annuali con pochi alberi intercalati, di solito alberi
da frutto. A monte dell'abitato è invece il bosco
misto, in prevalenza ceduo, che presenta la massima
estensione. In passato questi boschi costituiti
soprattutto da castagneti erano assiduamente curati,
ma con l'abbandono dell'agricoltura, qui come in altre
parti del comune sono passati ad un forte stato di
abbandono, che come si può facilmente comprendere,
aumenta allontanandosi dai nuclei abitativi.
9.
Località Altare
10.In questa zona si è probabilmente
sviluppato il primo nucleo insediativo dell'intero
paese.
( vedi appendice 4: L'estensione delle Pieve
Antica) 10. Località il Pero
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