A Chiavari
A CiavaiCiavai accöegâ tra i monti äti |
e il mare dispettoso, con le tue case bianche che sembrano tanti denti di una bocca aperta al sorriso; con le tue strade dritte, strette, pulite che s’incrociano spettegolando per sapere chi passa e chi si ferma; con gli alberi che ti fanno da cornice, macchiando di verde i colori vivi delle vetrine e delle facciate in fila come una processione di ragazze allegre. Il sole ti bacia per tutto il giorno e tu, dolce amante, ti lasci andare tranquilla al suo caldo e forte abbraccio sicura che sul fare della sera la fredda luna si specchia nel mare amico. Il tuo mare amoroso che orla con il suo blu turchino le tue spiagge, i tuoi scogli e il tuo verde tenero che sa tanto di orti e di campagna. Quando si passa sotto i tuoi portici antichi, bassi, ombrosi come grosse piante si sente la voglia di un tempo andato che non ritorna indietro. Un tempo lontano, vecchio e stanco che non conosce cosa si può combinare oggi con il grigio cemento, i ferri, la ruspa rovinando quello che la natura ti ha regalato. Ma tu vivi così quieta e felice nel tuo silenzio nascosto della tua pace; pensa ad un domani pieno di luce e resta una delle perle più belle, più lucide e care che ricamano questa ligure terra aspra, asciutta e dura come il nostro soffrire di poveri uomini che vivono. |
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