La preghiera di una creatura
A preghëa de ‘na creatûaÛn strazetto ch’o monta in salita, |
una casa che indica il cammino, la chiesetta rosicchiata dal tempo la statua di una Madonnina che ride. Guardami, abbassa la tua testa santa verso di me che ti domando, in ginocchio, di darmi tanto coraggio, di aiutarmi a vivere questa vita rovinata. Non servono troppe parole inutili ma ti apro il mio cuore stanco che sanguina, che spasima, che piange per una larga e profonda ferita. Di lassù sembri molto più bella, i tuoi occhi sono lampi di luce, la speranza si apre, s’allarga e inonda la mia vuota volontà. Mi fermo, ti vedo, ti prego: tu mi puoi fare guarire. Dammi la forza di andare avanti sicura fra un mucchio di dolori e di male. Rimarrà sempre là la madonnetta che ride in una giornata di sole. Splende viva come un rosso rubino e già dal mio cuore il sangue non esce più. |
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