Una donna da vicoli
‘Na donna da carrōggiCōmme mai Luisa t’ae lasciou i proêi verdi |
le stradine che s’arrampicano svelte tra i boschi freschi di grossi castani che con i rami fanno il solletico al cielo. Come mai sei finita su i marciapiedi della città bassa e grigia che vive sul porto vicino al mare che dà con le sue barche bianche il senso vero di una libertà sicura. Tu che non sei nemmeno libera chiusa in un mondo triste, balordo dove per un poco di luridi soldi ti vendi il corpo, la vita, l’anima. Cerca di volare presto lontano dalla strade strette, dagli uomini bugiardi che vogliono restare solo con te per avere un pochettino d’amore facile e falso. Luisa stringi gli occhi piano … piano, non sentire più i richiami volgari di chi vuole che tu vada a sprecare la tua gioventù scappa via dai vicoli pieni di disperazione. Se la notte ti spinge a uscire fuori tra macchine, risate, parole, intese per due minuti di gioia ubriaca d’illusione ritorna felice nella primavera dei tuoi verdi anni. |
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