Per quanto riguarda le industrie
estrattive e manifatturiere la percentuale di
impiegati in tale settore è molto forte, si parte con
un 25% nel '51 che arriva al 30 % nei due censimenti
successivi. Tale percentuale inizia a diminuire
solamente negli anni '80 per arrivare al 16% nel '91,
pertanto si può affermare che quello che era il
settore trainante negli anni '60 - '70 abbia visto un
forte ridimensionamento a favore delle attività del
terziario. Esaminando il grafico del '51 si vede come
l'industria delle costruzioni e impianti avesse una
grande importanza dal punto di vista occupazionale
impiegando circa il 17 % degli attivi, si può notare
che attività negli anni successivi ha mantenuto la
sua importanza relativa vedendo solamente una scarsa
diminuzione degli addetti che negli anni '60 - '70
erano il 14 %, e che hanno perso altri tre punti
percentuali negli anni '80, ma comunque mantenendo una
certa importanza relativa, nel '91 era infatti la
terza attività per numero di occupati. Diventa
interessante notare come un settore che è cresciuto
in modo regolare sia quello del commercio: negli anni
'50 dava lavoro al 12 % degli attivi; la sua crescita
e stata continua e abbastanza costante guadagnando
circa due punti percentuali ogni decennio. Nel
censimento del '91 era infine diventato il settore
trainante occupando quasi il 20 % degli attivi.
Un'altra attività che ha mantenuto la sua importanza
in termini relativi è quella che riguarda i trasporti
e le comunicazioni che partita nel '51 con il 10% di
addetti ha visto aumentare la percentuale al 12 - 13
%.
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