Passiamo all'esame della densità
della popolazione comunale espressa in abitanti per Km
quadrato; in questo caso disponiamo solamente dei dati
successivi al 1951. Esaminando il grafico n. 4 si nota
facilmente una grande riduzione di questa negli
anni'60 con una leggera ripresa, nel periodo seguente,
che dura fino ai giorni nostri.. I valori assoluti di
densità sono elevati se messi a confronto con quelli
degli altri comuni dell'entroterra ligure. Questo è
spiegabile con il fatto che si tratta di un comune con
scarsa superficie ( inferiore ai 10 Km/q), ma con
popolazione abbastanza elevata grazie alla sua
posizione favorevole. Si può poi prendere in esame
l'indice di vecchiaia ( grafico n.5), in questo caso
si nota immediatamente come questo sia cresciuto molto
velocemente a partire dagli anni'50. Pertanto
l'invecchiamento della popolazione è diventato uno
dei maggiori problemi che si possono riscontrare nel
comune di Uscio. Da un esame puntuale dei emerge che
nel censimento del '51, si aveva un indice di
vecchiaia pari a 95 che ha subito un incremento del
39% in soli dieci anni. È questo il periodo in cui
anche a scala nazionale, inizia a verificarsi
l'invecchiamento della popolazione delle campagne
dovuta all'esodo di grandi masse di contadini in cerca
lavoro nelle città di maggiori dimensioni. In Liguria
l'invecchiamento della popolazione prende poi ritmi
molto alti e si sviluppa precocemente: questo perché
la nostra regione ed altre del nord Italia avevano
già completato la fase di transizione demografica
quando ancora le regioni del centro sud vedevano una
crescita di popolazione elevata. Anche a Uscio sono
molti i giovani che lasciano il paese e l'agricoltura
per recarsi in città dove le possibilità lavorative
sono ampie soprattutto nel settore secondario e
nell'edilizia. Con il boom economico che si avvia
negli anni '60 a livello nazionale, il processo di
invecchiamento continua. Pertanto in questo decennio
si assiste ad un nuovo incremento dell'indice di
vecchiaia ma in misura minore rispetto a quanto
avvenuto nel decennio precedente ( + 22%). Negli anni
settanta si assiste poi ad un fenomeno che va in
controtendenza rispetto quanto succede a scala
regionale, si vede infatti che l'indice di vecchiaia
tende a stabilizzarsi ad un valore intorno a 163 con
un invecchiamento della popolazione pertanto molto
ridotto. Questo potrebbe essere spiegabile con il
miglioramento delle vie di comunicazione, la
possibilità di acquistare automobili e pertanto un
incremento del pendolarismo. Tutto ciò consente una
forte riduzione dello spopolamento da parte delle
classi giovani ( in termini assoluti iniziava una
leggera crescita demografica ).
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